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Plant-based Gyoza

by Maurizia 28 Agosto 2020
written by Maurizia 28 Agosto 2020
Plant-based Gyoza

I Gyoza sono ravioli tradizionalmente ripieni di carne macinata e verdure, avvolti da una sottile sfoglia di pasta.  Jjiǎo zi, la parola originale cinese per gyoza, è stata adottata per la cucina giapponese dalla Manciuria, regione della Cina nord- orientale.

I gyoza giapponesi vengono preparati spesso con carne di maiale macinata e il cavolo (o il Wombok) come ingredienti principali ma se si decide di utilizzare ingredienti diversi … anche il nome cambierà! Per esempio, il gyoza giapponese può essere chiamato anche Ebi Gyoza (se contiene gamberetti), o Yasai Gyoza (se contiene solo verdure).

Potrei quindi coniare un nuovo nome per questa mia interpretazione (forse un po’ azzardata) dei gyoza; una interpretazione dettata fondamentalmente dalla curiosità di provare i nuovi prodotti “plant-based” sostitutivi della carne. Non so se riferirmi a questi prodotti sostitutivi con il termine “carne vegetale”, il nome non mi piace molto e non penso sia corretto perché della carne possono essere giusto un sostitutivo “proteico” e “organolettico” e sono a base di proteine di soia o di altri legumi.

Se ritorniamo quindi ai nomi dei gyoza che cambia sulla base degli ingredienti del ripieno … posso tranquillamente chiamare questi miei  “plant-based gyoza”.  

Altre variazioni rispetto ai gyoza originali? Molte… le trovate tutte nella lista degli ingredienti … ma quello che più conta è che i plant based gyoza sono buoni … e soprattutto “sostenibili”!

Ingredienti per almeno16 gyoza–

Per la sfoglia: 200 gr di farina*, 90 gr di acqua calda, un pizzico di sale

Per il ripieno: 200 gr di plant based meat **(io ho usato straccetti di pollo e dadini gusto pancetta di Food Evolution), 40 gr di porro, 150 gr di cavolo cinese, 2 cucchiai di salsa di soia (circa 15 ml), una abbondante macinata di pepe (oppure un pezzetto di zenzero grattugiato).

Per la cottura: 2 o 3 cucchiai d’olio d’oliva, acqua

Per la salsa: 2 cucchiai di salsa di soia, 2 cucchiai di aceto di riso, (peperoncino qb, facoltativo)

NOTE:  *ho usato farina semintegrale.   ** ho usato 2/3 di straccetti di pollo e 1/3 dadini gusto pancetta Food Evolution

Preparare la sfoglia: su una spianatoia (o con robot da cucina) lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio; formare una palla e lasciare riposare mezz’ora avvolta da pellicola trasparente. Trascorso questo tempo, con un coltello, dividere la pasta in due parti e poi ognuna delle parti ottenute ancora per due, fino ad ottenere 16 palline di circa 18 gr l’una. Stendere ogni pallina con il matterello per ottenere dei dischi; ottenere poi tutti i dischi uguali usando un coppapasta di circa 8 cm di diametro. Tenere da parte i ritagli di pasta … io li rimetto insieme e stendo ancora dei dischi.

Preparare il ripieno: scongelare gli straccetti di pollo e i dadini gusto pancetta.   Lavare i porri e le foglie di cavolo cinese e tagliarli grossolanamente.   Tritare, non troppo finemente, tutti gli ingredienti insieme in un mixer aggiungendo la salsa di soia e il pepe.

 Comporre i gyoza: porre al centro di ogni disco un cucchiaio di ripieno. Spennellare leggermente con acqua i bordi dei dischi di pasta e unirli facendo delle piccole pieghe. Premere leggermente con le dita lungo i bordi in modo che non rimanga troppa aria all’interno dei ravioli.

Cuocere i gyoza: ungere una padella con olio e, quando caldo, porre i ravioli in piedi, con la chiusura verso l’alto e friggerli per qualche minuto fino a che non si forma una crosticina dorata, senza mai girarli. Aggiungere quindi acqua in modo da coprirli a circa metà, abbassare la fiamma e chiudere con coperchio (meglio se trasparente). Anche in questa fase non voltare i gyoza. La parte di pasta non coperta da acqua cuocerà a vapore. Lasciare cuocere 8 minuti circa. Togliere il coperchio gli ultimi 2 minuti in modo da lasciare evaporare la maggior parte dell’acqua.

Trasferire i ravioli su u piatto da portata e servire con la salsa, in una ciotolina a parte.

 

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About Me

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Mi chiamo Maurizia ed ho aperto un blog nel Dicembre 2012, l’ho chiamato Le Ricette per gli Amici del Pozzo Bianco. Perchè Pozzo Bianco? Un Pozzo Bianco è al centro del cortile su cui si affaccia la mia cucina...cucina che si trova al centro della casa e ne è il suo cuore pulsante. Perchè gli Amici? Con gli Amici mi ritrovo intorno al tavolo, quello della mia cucina, a condividere cibo... gioia, a volte pensieri. Perchè le Ricette? Le Ricette sono la mia Passione, in particolare quelle di cucina naturale e "light". Quelle che preparo sonosemplici ma pensate con un’attenzione "scientifica" agli ingredienti: alla qualità delle farine, al tipo di raffnazione degli zuccheri, alla composizione dei grassi, ai metodi di cottura... Ho seguito corsi amatoriali di cucina naturale e macrobiotica ed ho imparato a sostituire al burro l’olio d’oliva o quello di semi spremuto a freddo, allo zucchero bianco quello naturale di canna, alle farine raffinate quelle integrali o semintegrali. Ho imparato a leggere le etichette dei prodotti per evitare conservanti o additivi ed a controllare il codice di tracciabilità delle uova ... tanto che le mie spese al supermercato a volte si prolungano più del previsto. Pertutto ciò che riguarda l’alimentazione mi defnisco "molto attenta" ma non integralista ... qualche volta anch’io trasgredisco; sono però convinta che il cibo oltre che gratifcazione del palato sia la prima arma di prevenzione per la nostra salute e che l’uso di ingredienti naturali, ben dosati e non raffnati rendano ogni piatto non solo più leggero ma anche più buono.

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