Usare le spezie non fa parte della nostra cultura gastronomica, comunemente usiamo pepe, zafferano, cannella, chiodi di garofano…… ma alla fine prediligiamo le erbe aromatiche, basilico, salvia, prezzemolo, timo, erba cipollina ….. per esaltare il sapore delle carni, del pesce o delle verdure. Spesso le nostre ricette prediligono i sapori naturali conferiti al piatto finito da pochi ingredienti, basti pensare al branzino al sale, alla pasta al pomodoro o al pesto, al pane che profuma di grano, di farro o di cereali integrali, alla focaccia alla salvia o alle olive…..
Usare la curcuma per aromatizzare il pane mi è sembrato per questo alquanto ….. insolito e quando l’ho visto la prima volta in una panetteria in un piccolo paese sperduto in una collina della Provenza questo pane mi è sembrato a prima vista fuori luogo. Ma dopo averlo acquistato ….. così per curiosità ….. sono ritornata una seconda volta appositamente per comperarlo e così una terza volta …..
Con una ricetta molto simile a quella della pizza senza impasto ed a lunga lievitazione ho preparato questa focaccia, con curcuma, pepe e nocciole …..
Ingredienti
125 grammi di farina di Manitoba (tipo 00)
125 grammi di farina semintegrale (tipo 1)
200 ml di acqua
2 cucchiai di olio d’oliva
2 grammi di lievito disidratato per pane
2 cucchiai di curcuma in polvere
circa 12 nocciole
mezzo cucchiaino da caffè di pepe nero macinato
mezzo cucchiaino di sale
un pizzico di zucchero
PROCEDIMENTO
Intiepidire l’acqua e sciogliere il lievito.
Mescolare in una ciotola le farine e la curcuma, aggiungere a poco a poco l’acqua con il lievito mescolando. Aggiungere quindi l’olio e lo zucchero.
Amalgamare l’impasto mescolando con un cucchiaio ed aggiungere il sale solo quando questo inizierà a diventare un po’ consistente. Mescolare ancora per qualche minuto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo che risulterà molto morbido, contenendo una buona quantità di acqua in relazione alla farina.
Trasferire l’impasto in un contenitore spennellato con olio d’oliva; coprire sigillandolo bene con pellicola trasparente e porlo in frigorifero per 24 ore Dopo questo tempo l’impasto sarà raddoppiato di volume.
Togliere la ciotola dal frigorifero e procedere alle pieghe dell’impasto che permetteranno a quest’ultimo di incorporare ossigeno, di favorire un’ulteriore fermentazione e di rafforzare la sua struttura.
Poiché l’impasto sarà molto, molto morbido e non lavorabile su una spianatoia con le mani, le pieghe verranno fatte direttamente nella ciotola con l’aiuto di una paletta da cucina. Prima di procedere alla prima piega distribuire sulla superficie dell’impasto parte del pepe e delle nocciole grossolanamente tritate con un coltello.
Con la paletta staccare l’impasto dalle pareti (questo si sgonfierà in parte) quindi sollevarne una parte dall’esterno piegandola su se stessa verso il centro (si farà un po’ fatica e la sovrapposizione risulterà parziale): fare la stessa operazione partendo dalla parte estera opposta alla prima e portarla sempre verso il centro.
Lasciare riposare 10 minuti, porre sulla superficie dell’impasto la rimante parte del pepe e delle nocciole, ruotare la ciotola di 90 gradi e ripetere la stessa l’operazione ancora una volta. In questo modo pepe e nocciole rimarranno ben distribuiti all’interno dell’impasto.
Coprire bene la ciotola con carta d’alluminio (o con un canovaccio da cucina) e lasciarla riposare per 3 o 4 ore in un luogo tiepido (in forno spendo a circa 30 gradi va benissimo). Trascorso questo tempo l’impasto sarà aumentato di volume.
Preparare una teglia (di 26 cm di diametro o una teglia rettangolare) e foderarle con carta forno spennellata con poco olio d’oliva. Versare l’impasto nella teglia o traferirlo con un grosso cucchiaio. Con i polpastrelli delle dita unti d’olio allargare ed appiattire l’impasto (ci vuole un po’ di pazienza) in modo che ricopra la superficie della teglia. Lo strato di impasto risulterà in ogni caso di circa un centimetro in spessore.
Cuocere in forno già caldo a 200 gradi per circa 30 minuti.